07 giugno 2020

STEP#24 - La libertà: sintesi finale

La libertà viene definita nel vocabolario come "lo stato di chi è libero". Essa ha diverse etimologie e pronunce in molte lingue del mondo; tuttavia però, l'origine etimologica più certa è quella latina, da "liber", dove il termine indicava lo status di uno schiavo liberato dal suo padrone. Oggetto di molte rappresentazioni, la libertà era presente già nella mitologia antica, in quanto rappresentava la dea Libertas, la dea della buona sorte, che aveva grande importanza nel mondo romano.
Considerata da molti come un'utopia, è stata oggetto di ricerca, lotte e riflessioni per molti studiosi e personaggi famosi, fra i quali cito solamente Giacomo Leopardi e Martin Luther King. La libertà è di fatto molto importante: risulta essere un topos molto attualebasti pensare solamente all'emergenza coronavirus scoppiata di recente, e sul quale molte volte si sente discutere, soprattutto nei fatti di cronaca e nei suoi limiti nello sviluppo.
La ritroviamo nella storia e nella vita dell'uomo, anche dell'uomo di oggi, a cominciare dalle parole, dalle mappe concettuali, dai testi letterari, dalla poesia, arrivando fino alla pubblicità e alle serie TV che vediamo in televisione! E non solo: la troviamo innanzitutto nelle discussioni etiche; si passa poi alla filosofia, contemporaneamedievale-moderna o antica; è presente anche nel mondo dell'arte e in quello cinematografico, addirittura la si può trovare nell'universo ingegneristico.


(Nel testo sono presenti link che collegano a tutti gli altri step presenti nel blog da me realizzato)

04 giugno 2020

"La libertà, se l’ha dimenticato, è il diritto dell’anima di respirare, e se essa non può farlo le leggi sono cinte troppo strette. Senza libertà l’uomo è una sincope."


frase tratta dal film "Will Hunting - Genio Ribelle" (1997)

03 giugno 2020

STEP#23 - Mappa concettuale della libertà



In questo post ho realizzato una mappa concettuale in riferimento al mio termine, cercando di inserirla in una dimensione olistica di insieme. 

La linea gialla nella mappa concettuale è stata messa per aiutare il lettore a capire i collegamenti fra le parole e a prendere spunto per un discorso fra di esse. La maggior parte di queste parole inserite si rifanno direttamente, come discorsi, ad alcuni step indicati dal professor Marchis durante il corso.


(La mappa è stata realizzata con l'applicazione Paint)

02 giugno 2020

STEP#22 - "A story of freedom"

In questo step ci è stato richiesto di scrivere una breve trama di una serie tv, in tre puntate, facendo riferimento agli step finora sviluppati ed immaginando dei personaggi odierni che possano rappresentare queste applicazioni.


- Puntata n°1 - 

Maggio 2020. Ci troviamo negli Stati Uniti. James, un bambino di colore di diciannove anni, abita a Minneapolis, Minnesota: una vita normale, fatta di giornate passate a seguire lezioni di matematica a scuola, di partite a calcio e di feste con gli amici di una vita. Un ragazzo come gli altri, una vita come le altre. Tutto cambia però una sera di inizio estate: James è uscito insieme ai suoi amici ed insieme decidono di andare ad una festa dove ci sono i loro compagni di scuola: la serata procede bene e il gruppo si diverte molto bevendo e ascoltando la musica del DJ; James anche si lascia andare e anche lui beve, forse un pelo di più del normale. Nel tragitto per casa, lui e i suoi amici si imbattono in una pattuglia della polizia: dall'auto scende un poliziotto, particolarmente ostile verso la gente di colore, scende dall'auto e comincia a fare domande al ragazzino, il quale dice al poliziotto di lasciarlo stare. E qui accade il peggio.


- Puntata n°2 - 

La situazione sfugge di mano: il poliziotto prende il ragazzo, il quale si dimena e prova a scappare; rabbioso e pieno di odio nei confronti del povero James, lo ammanetta e, vista la continua resistenza del ragazzo, lo immobilizza schiacciandolo a terra, con tutto il peso del corpo su di lui. "Non respiro!" urla ripetutamente James. Il poliziotto non si sposta. James insiste dicendo "Fermo, così mi uccidi!". Niente, nessun movimento da parte dell'uomo. Il ragazzo sviene e non sembra riprendere coscienza. I suoi amici, preoccupati dalla situazione, chiamano un'ambulanza e chiedono aiuto in giro. Subito arrivano i paramedici e sul posto si raduna molta gente. Purtroppo per loro, per James è troppo tardi: il ragazzo ha un collasso respiratorio durante il viaggio. I medici provano a rianimarlo, ma purtroppo non riescono a salvarlo.. una giovane vita spezzata.


- Puntata n°3 - 

Subito la notizia dell'accaduto si sparge dappertutto: sui social, in città, sul giornale. Subito si mobilita la città e per protestare si mobilitano numerosi cortei di protesta contro il razzismo; la famiglia chiede che venga fatta giustizia per James e promuove così queste proteste della gente contro l'abuso di potere della polizia, un reato che molte volte in questo paese è rimasto inpunito. La protesta diventa subito virale, tanto che il sindaco della città e tutto il corpo della polizia si schierano addirittura dalla parte dei protestanti, condannando il gesto del poliziotto e piangendo la morte ingiusta del ragazzo. In seguito, la magistratura indaga per far luce sul caso e il poliziotto viene querelato per la vicenda: da subito viene espulso dal corpo di polizia, per poi venir processato ed in seguito condannato per abuso di potere e omicidio. Tutta questa storia ci porta a riflettere sull'importanza della libertà, dei diritti fondamentali che una persona deve avere e che gli altri devono rispettare.



La trama descritta precedentemente si basa su fatti realmente accaduti negli Stati Uniti a fine maggio 2020, con la morte di George Floyd e delle conseguenti rivolte nelle maggiori città della nazione, e nel mondo, per la lotta contro il razzismo e l'abuso di potere delle forze dell'ordine. 

(Per saperne di più: Wikipedia, https://it.wikipedia.org/wiki/Morte_di_George_Floyd)

01 giugno 2020

STEP#21 - L'etica e la libertà

In questo post voglio analizzare il tema della libertà dal punto di vista dell'etica prendendo in analisi un paio di casi, valutati sia positivamente che negativamente, da cui prendere spunto per una breve riflessione.

Un iniziale discorso che voglio fare riguarda l'attuale emergenza dovuta al Covid-19: durante questi mesi siamo stati costretti a rimanere chiusi in casa per cercare di arginare il contagio; tuttavia, facendo questo abbiamo ricevuto indicazioni da alcuni scienziati e medici esperti, che in materia sono molto più preparati di noi e che di fatto ci hanno aiutato a far luce sulle nuove regole da rispettare adesso. Questo però ha fatto sorgere un problema: in situazioni di emergenza, molto spesso le persone tendono a chiedere aiuto ad altri individui che possono aiutarli a uscire nel migliore dei modi da questa situazione difficile. In altre parole, rinunciamo alla nostra libertà per affidarci alle scelte di un'altra persona diversa da noi. E' sempre la cosa migliore da fare? Si può ammettere che questo discorso può sembrare non completamente 'catastrofico' dal punto di vista dell'emergenza coronavirus, tuttavia se poniamo l'esempio della politica, ove la gente vota e delega dei rappresentanti, la si può vedere sotto un'ottica totalmente diversa: se magari i candidati fanno determinate promesse in campagna elettorale, ottenendo cosi maggiori consensi da parte della gente, per poi tradire in seguito le aspettative quando vengono eletti, la libertà di questi viene abusata da parte dei candidati. E' dunque giusto affidare le proprie (in)decisioni ad altri? E' giusto limitare la propria libertà per risolvere problematiche?

Un altro problema di etica della libertà riguarda il tema della privacy, tema di grande attualità ed importanza per i diritti delle persone. Il diritto della privacy è diventato di grandissima importanza soprattutto dopo l'avvento dei social, partendo da Twitter fino ad arrivare a Instagram e Facebook, e sull'argomento ci sono stati molti dibattiti. Infatti, molti sostengono che molte di queste applicazioni, quali ad esempio Google, sfruttino il microfono del cellulare e siano "in ascolto" delle nostre conversazioni, per poi sfruttare le informazioni da queste ricavate e mostrarci delle inserzioni (pubblicità) che riguardano ciò di cui stavamo parlando. Ad esempio: tu ed un tuo amico state parlando della partita di calcetto a cui avete partecipato la sera prima; appena torni a casa, accendi il telefono e cominci a guardare Instagram e noti che ti vengono mostrate inserzioni relative a scarpe da calcetto o di magliette da calcio. Queste aziende sono obbligate per legge a salvaguardare i tuoi dati e a non divulgarli a terzi senza autorizzazione, tuttavia è davvero giusto che queste applicazioni possano "spiarci" e controllare sia noi che le nostre abitudini di vita? E' possibile che questo non comporti anche una specie di "tracciamento" continuo di dove siamo e di cosa stiamo facendo, come una sorta di Grande Fratello1



1 - L'espressione "Grande Fratello" ("Big Brother") è presa dal celebre libro "1984" (pubblicato nel 1949) di George Orwell ed indica simbolicamente il dittatore dello stato totalitario Oceania, che tiene costantemente tutti sotto meticoloso controllo (in particolare, famosa è la frase del libro "Big Brother is watching you"/"Il Grande Fratello ti sta guardando", scritta sui manifesti).

27 maggio 2020

STEP#20 - La libertà nello Zibaldone di Leopardi


Autore: A. Ferrazzi
Titolo: Giacomo Leopardi
Data: 1820
Ubicazione: Palazzo Leopardi, Recanati, Italia
Tecnica: olio su tela

«
[..] 
In questo modo io sostengo che Adamo ebbe non una scienza propriamente, ma delle credenze infuse: non la cognizione del vero, indifferente per lui, ma delle opinioni credute veramente vere da lui, opinioni di credere il vero (senza di che non v'è credenza), e opinioni veramente convenienti alla sua natura, e alla sua felicità, e quindi conducenti alla perfezione. E Adamo ne dovette avere necessariamente, come gli altri animali, perchè senza credenze non c'è vita per quegli esseri che dipendono nell'operare dalla determinazione della propria volontà, come ho dimostrato. Queste credenze ingenite, primitive e naturali, non sono altro se non quello che si chiama istinto, idee innate ec. Gli animali ne hanno: non si contrasta: ma non perciò non son liberi: se non fossero liberi sarebbono macchine pure: l'istinto non è altro che quello che ho detto, cioè credenze ingenite. Queste non tolgono la libertà, perchè non fanno altro che determinare la volontà, e non già forzare macchinalmente gli organi: nello stesso modo [440] che una credenza qualunque, o ingenita o acquistata, non toglie la libertà o la scelta all'uomo. Che il ragionamento necessario per iscegliere sia determinato da principii naturali ed innati, o da principii acquistati colla cognizione, da principii veri, o da principii falsi ma creduti naturalmente veri; [..]»
Giacomo Leopardi, Zibaldone, p. 439-440, (22 dic. 1820) 


In questo post prendo in analisi lo Zibaldone (1899) di Giacomo Leopardi, grandissimo scrittore e filosofo italiano del XVII secolo, e riporto alcuni passi del testo dove si parla del tema della libertà: come riportato qui sopra, la libertà viene chiamata in causa come la volontà e l'istinto insito negli uomini, il quale consente a lui stesso e gli animali di prendere delle scelte e di distinguersi dalle macchine.


(Per saperne di più sulla vita di Giacomo Leopardi: Wikipedia, https://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Leopardi)

26 maggio 2020

"L’uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo."


Giordano Bruno

25 maggio 2020

STEP#19 - La libertà nell'utopia

Autore: Hans Holbein il Giovane
Titolo: Ritratto di Sir Thomas More
Data: 1527
Ubicazione: Frick Collection, New York, Stati Uniti
Tecnica: olio su tavola

La libertà è uno dei concetti che meglio si lega al concetto di utopia: in molti hanno provato a immaginare un mondo ideale dove le persone possano godere del piacere della libertà in tutte le sue forme; più in particolare, Thomas More (italianizzato Tommaso Moro), un umanista e scrittore inglese del XV secolo, scrisse Utopìa (1516), dove teorizzò una fittizia isola-repubblica, abitata da una società ideale, ispirandosi alla Repubblica di Platone e trattando una svariata gamma di argomenti come la filosofia, la politica, il comunitarismo, l'economia, l'etica e, più specificatamente, l'etica medica.

Utopìa è un'opera suddivisa in due libri: nel primo libro, Moro presenta e spiega la struttura sociale ed economica dell'Inghilterra del XV secolo; nel secondo invece avviene la narrazione del viaggio che il protagonista Raffaele Itlodeo, un viaggiatore-filosofo, compie per primo nell'isola dUtopia, una società perfetta creata da Utopo, primo principe dell'isola.
L'isola è governata da un principe che ha il potere di coordinare le varie istituzioni e di rappresentare il popolo. Il governo è affidato a magistrati, eletti da rappresentanti di ogni famiglia. Nello stato vige il principio (rivoluzionario per l'epoca di Moro) della libertà di parola e di pensiero e soprattutto della tolleranza religiosa, che tuttavia si esprime solo verso i credenti: gli atei non sono puniti, ma sono circondati dal disprezzo degli abitanti di Utopia e sono loro precluse le cariche pubbliche. L'isola si basa su una struttura agricola ed è proprio l'agricoltura a fornire i beni utili per industrie, artigianato e le altre attività. Oltre a ciò, sull'isola in generale si produce solo per il proprio fabbisogno e non per il mercato. Le monete e l'oro sono considerati privi di valore e i cittadini si servono dei magazzini generali secondo le necessità. 
La città è pianificata in modo tale che tutti gli edifici siano costruiti nello stesso modo. In questa società esiste la schiavitù, ma solo per chi commette dei reati gravi. Vi è anche il controllo delle nascite, così che il numero dei figli venga stabilito in modo tale che rimanga lo stesso: vengono accuditi e allevati in sale comuni e sono le stesse madri a occuparsene. Gli abitanti dell'isola trascorrono il loro tempo libero leggendo i classici e occupandosi di musica, astronomia e geometria.


22 maggio 2020

STEP#18 - La libertà nella filosofia contemporanea

«L’uomo è condannato ad essere libero»

Jean-Paul SartreLa nausea (1938)


In questo post voglio analizzare la presenza del concetto di libertà nella filosofia contemporanea, in particolare voglio parlare della libertà nel pensiero di Jean Paul Sartre, importante filosofo esistenzialista francese del XX secolo.

In quell'epoca, la società era devastata dalle due guerre mondiali ed erano entrati in crisi i valori borghesi. In questo periodo si stava cercando di rifondare la morale, soprattutto dopo che l'avvento di Nietzsche e del suo nichilismo hanno scosso la società sul finire dell'ottocento. Sartre prova a dare risposta a questo e pubblica la sua opera maestra, La nausea (1938): in quest'opera, Sartre afferma che il mondo, così come la nostra esistenza, non ha un senso a priori, l'uomo non è voluto da nessuna entità superiore, non è necessario o frutto di una deliberata volontà. Siamo in questo mondo per caso, gettati e nati in una pura contingenza. Non c’è nessuna ragione di esistere, ma siamo in questo mondo e dobbiamo vivere nostro malgrado. L’uomo deve quindi inventarsi totalmente da sé e deve decidere una propria morale. 

È importante ricordare che ogni vita dipende interamente da chi la conduce e dalle scelte che il soggetto prendeQui Sartre recupera il concetto kirkegaardiano della possibilità e si allontana da tutte le filosofie a lui contemporanee che invece andavano verso un determinismo sempre più calzato e personale, in cui l’uomo sembrava non avere libertà. La vita secondo Sartre non è nulla prima di essere vissuta e il suo valore è il senso che le viene dato.



18 maggio 2020

STEP#17 - Un'abecedario per la libertà

In questo step ho realizzato un abecedario della mia tematica, ovvero un elenco in ordine alfabetico di alcune le parole legate al concetto di libertà.

Abecedario di "libertà":

A.  Autonomia
B.  Bandiera
C.  Creatività
D.  Diritti
E.  Etica
F.  Franchigia
G.  Gioco
H.  Hobby
I.   Indeterminazione
L.  Lotta
M. Movimento
N.  Numero
O.  Obiettore di coscienza
P.  Punto coronato
Q.  Quiete
R.  Religione
S.  Scelta
T.  Tutela
U. Utopia
V.  Verga
Z.  Zona


(In alcune parole sono presenti collegamenti tramite link con altri post della pagina Blog)

16 maggio 2020

"Essere liberi non significa solo sbarazzarsi delle proprie catene, ma vivere in un modo che rispetta e valorizza la libertà degli altri."


Nelson Mandela

15 maggio 2020

STEP#16 - Martin Luther King, il testimonial della libertà


Martin Luther King Jr. il giorno del suo celebre discorso "I have a dream..", 
28 agosto 1963, Washington D.C.


Non è facile trovare un uomo in particolare che possa identificarsi come testimonial della libertà, ed i motivi sono molteplici: le numerose "categorie" di libertà esistenti, la numerosità di questo gruppo di persone, la distinzione fra chi parla di libertà e chi invece si batte per essa..
Tuttavia ritengo che la libertà di ogni essere umano di non essere discriminato per motivi di razza, cultura o religione sia una fra le libertà più importanti dell'uomo, una libertà per cui molte persone hanno combattuto e combattono ancora oggi. E chi meglio di Martin Luther King? Un pastore protestante della Georgia (USA) che si è fatto guida del movimento per i diritti civili degli afroamericani, pronunciando il famosissimo discorso "I have a dream.." e ricevendo il premio Nobel per la pace, il quale ha sempre lottato per questo ideale di uguaglianza fra le persone. E' chiaro che, storicamente, vicino alla definizione di libertà non può che esserci il suo nome. 


(Per saperne di più sulla storia di M. L. King >  https://it.wikipedia.org/wiki/Martin_Luther_King_Jr.)

13 maggio 2020

STEP#15 - La libertà e i suoi limiti nello sviluppo

In questo post voglio analizzare le criticità del concetto di libertà legate ai suoi limiti dello sviluppo: il concetto di libertà ha una valenza diversa in base all'ambito che si vuole considerare, tuttavia consideriamo i limiti dello sviluppo e parleremo dunque solo di alcuni di questi.

In ambito politico-sociale, oggi la libertà risulta limitata soprattutto nei diritti fondamentali della persona: nel corso della storia gli uomini hanno sempre lottato per vedersi riconosciuto molti diritti e le società attuali hanno fatto notevoli passi in avanti rispetto anche solo ad un secolo fa: maggiore tutela dei lavoratori, diritti di divorzio e aborto, diritto di voto per le donne, .. ecc. Tuttavia, si deve considerare che al giorno d'oggi ancora in molti stati nel modo alcuni di questi diritti non vengono riconosciuti o comunque in molti paesi si ha una decisa e purtroppo evidente arretratezza sociale, dove molti individui non hanno diritti e lo stato domina da padrone. Può questo diventare alla lunga un problema? Ci sarà un futuro dove si arriverà ad avere un'uguaglianza dei diritti in tutte le parti del mondo? O gli stati prenderanno presto il sopravvento nel controllo sulla gente?


(Per alcune cifre importanti sui diritti umani nel mondo: https://www.amnesty.it/rights-today-fatti-cifre-del-2018/)


Un altro problema di limiti della libertà nello sviluppo riguarda il tema della privacy, tema di grande attualità ed importanza per i diritti delle persone. Il diritto della privacy è diventato di grandissima importanza soprattutto dopo l'avvento dei social, partendo da Twitter fino ad arrivare a Instagram e Facebook, e sull'argomento ci sono stati molti dibattiti. Infatti, molti sostengono che molte di queste applicazioni, quali ad esempio Google, sfruttino il microfono del cellulare e siano "in ascolto" delle nostre conversazioni, per poi sfruttare le informazioni da queste ricavate e mostrarci delle inserzioni (pubblicità) che riguardano ciò di cui stavamo parlando. Ad esempio: tu ed un tuo amico state parlando della partita di calcetto a cui avete partecipato la sera prima; appena torni a casa, accendi il telefono e cominci a guardare Instagram e noti che ti vengono mostrate inserzioni relative a scarpe da calcetto o di magliette da calcio. Queste aziende sono obbligate per legge a salvaguardare i tuoi dati e a non divulgarli a terzi senza autorizzazione, tuttavia è davvero giusto che queste applicazioni possano "spiarci" e controllare sia noi che le nostre abitudini di vita? E' possibile che questo non comporti anche una specie di "tracciamento" continuo di dove siamo e di cosa stiamo facendo? E sarà questo un grosso problema nel futuro prossimo?


(Per saperne di più, lascio un link ad un articolo sul tema: https://www.quotidiano.net/cronaca/google-maps-1.4976275)

12 maggio 2020

"Se la libertà significa qualcosa, allora significa il diritto di dire alla gente cose che non vogliono sentire."


George Orwell 

10 maggio 2020

STEP#14 - La libertà nei fatti di cronaca



Per questo step del blog, ho voluto riportare un articolo di cronaca legato alla scarcerazione temporanea di alcuni criminali mafiosi per via dell'emergenza Coronavirus. Alcune fra queste persone accusate di svariati reati, fra i quali quelli di mafia e droga, hanno fatto richiesta di poter uscire di prigione ed andare ai domiciliari per motivi legati alla propria salute. La loro richiesta di "libertà" verrà analizzata dai giudici competenti, in base anche alla situazione attuale dell'emergenza in Italia; tuttavia, questo fatto di cronaca ha diviso ed indignato molti italiani, fra i quali anche i familiari di molte delle vittime: è davvero giusto liberare questi criminali, alcuni di loro definiti soggetti molto pericolosi e in attesa di giudizio, per via dell'emergenza Covid?

Fonti:
- 1 : articolo di Salvo Palazzolo, datato 05/05/2020, pubblicato sulla pagina online de "La Repubblica" - Palermo;

06 maggio 2020

STEP#13 - La libertà e l'ingegneria

Ai giorni nostri, il concetto di libertà è presente all'interno di molte branche dell'ingegneria. In particolare, voglio evidenziare come questo concetto sia riconoscibile nell'ingegneria fisica, ad esempio: 


  • nella meccanica classica, si definisce il grado di libertà di un corpo rigido, che è il numero di variabili indipendenti necessarie per determinare univocamente la sua posizione nello spazio. Prendendo in esame un corpo rigido in R3, esso avrà 6 gradi di libertà, 3 di tipo rotazionale e 3 di tipo traslazionale;  1

  • in termodinamica è sinonimo di varianza, la quale indica il numero dei parametri caratteristici che si possono modificare senza che venga alterato lo stato d'equilibrio di un sistema, ad esempio attraverso la sparizione di una o più fasi2

  • è presente anche in fisica quantistica e si lega al famoso principio di indeterminazione di Heisenberg, il quale stabilisce, a livello microscopico, i limiti nella misurazione dei valori di grandezze fisiche incopatibili in un sistema fisico. In questo caso, ho una limitazione della libertà con la quale posso determinare una grandezza senza avere un grande margine di errore su un'altra legata ad essa;  3


Fonti:

04 maggio 2020

STEP#12 - La libertà nel pensiero medievale e moderno

«[..] Tale è questa libertà umana, che tutti si vantano di possedere, che in effetti consiste soltanto in questo: che gli uomini sono coscienti delle loro passioni e appetiti e invece non conoscono le cause che li determinano [..]»

Baruch Spinoza, tratto da Ethica, V, 3


La concezione della libertà nell'età moderna è totalmente differente rispetto a quella che abbiamo noi oggi ed è piena di sfumature: in quel periodo vi erano infatti due correnti filosofiche, gli empiristi ed i razionalisti, che avevano pensieri diversi riguardo il tema della libertà e del libero arbitrio; per questo motivo, ho voluto analizzarla prendendo in considerazione le idee di Baruch Spinoza, filosofo olandese del XVII sec. e massimo esponente della corrente dei razionalisti.

Riprendendo gli stoici e i neoplatonici, Spinoza concepisce l'uomo come un "modo" (modo di essere, un'espressione contingente) della sostanza unica e se vuole ambire alla libertà deve convincersi della sua assoluta limitazione, negare tutto ciò che lo allontana da questa persuasione, mettere da parte ogni desiderio e passionalità ed accettare di far parte di quella essenziale identificazione di "Deus sive Natura", per cui la libertà dell'uomo non è altro che la capacità di accettare la legge della necessità che domina l'universo. L'uomo è dunque inserito in un meccanismo deterministico per cui tutto accade, perchè era già stato scritto che doveva accadere: da questo di deduce che solo Dio è libero in quanto "causa sui", causa di sé stesso, unica sostanza.


(Fonte: "Libertà", https://it.wikipedia.org/wiki/Libertà#cite_note-29 > "Libertà positiva e negativa" > "Razionalismo, empirismo ed illuminismo")

01 maggio 2020

"Gli uomini vogliono una sola libertà, quella di non scegliere."

Giuseppe Pontiggia

24 aprile 2020

STEP#11 - La libertà ai tempi del COVID-19




Qui sopra sono riportati due articoli, presi dal Web, che aiutano a comprendere e approfondiscono meglio il tema 'libertà' durante questi periodi di pandemia che stiamo vivendo in Italia.

Durante questi periodi di quarantena forzata, mi è venuto naturale riflettere sulla pandemia e ho pensato: quanto durerà questa situazione? quale sarà il nostro grado di libertà nei prossimi mesi? quali saranno le norme per poter convivere con il coronavirus?
A molte di queste domande diventa difficile rispondere, anche se sappiamo per certo che non ci sarà nessun ritorno alla normalità fino a quando non verrà scoperto (e poi prodotto e distribuito in grandi quantità) un vaccino efficace. I governi si stanno attrezzando dunque per arginare il più possibile il virus e permettere al tempo stesso una lenta e graduale ripresa dell'economia e della vita sociale. Questa ripresa sarà sicuramente possibile solo se ognuno di noi rispetterà le norme necessarie per evitare il contagio, limitando le nostre libertà, ma preservando di fatto la nostra vita e quella del prossimo.


Fonti:
- 1 :  articolo di Mauro Del Bue, datato 21/04/2020, pubblicato sulla pagina online del quotidiano "Avanti!";
- 2 :  articolo di Vitalba Azzolini, datato 03/04/2020, pubblicato sulla pagina online del quotidiano "Il Foglio";

20 aprile 2020

"Non vale la pena avere la libertà se questo non implica avere la libertà di sbagliare."

Mahatma Gandhi

17 aprile 2020

STEP#10 - La libertà nel cinema


scena tratta da "Braveheart - Cuore impavido" (1995)
film diretto e interpretato da Mel Gibson


In questo step ho riportato una sequenza cinematografica dove viene espresso il concetto di libertà: ho voluto riportare una famosa scena tratta dal film "Braveheart" di Mel Gibson, dove il protagonista interviene con un discorso per incitare i suoi uomini a combattere.


15 aprile 2020

STEP#09 - La libertà e l'arte

Autore: Eugène Delacroix
Titolo: La libertè guidant le peuple
Data: 1830
Ubicazione: Museo del Louvre, Parigi, Francia
Tecnica e Dimensioni: olio su tela, 
260×350 cm

14 aprile 2020

STEP#08 - La libertà nei dialoghi di Platone

«[..] Se poi la morte è una trasmigrazione da qui ad altro luogo, ed è vero quel che si dice, cioè che là dimorano tutti i morti, qual bene, o giudici, potremmo noi allora aspettarci maggiore di questo? Se, giungendo nell’Ade, dopo esserci liberati da questi qua che si danno il nome di giudici, si troveranno i veri giudici, quelli che anche là giudicano, Minosse, Radamànto, Eaco e Trittolèmo e tutti gli altri semidei che in vita furono giusti, sarebbe forse da disprezzare tale trasmigrazione? O al contrario, non sarebbe essa di tal valore da pagare qualsiasi prezzo pur di potere 
conversare con Musèo, Orfeo, Esiodo e Omero? [..]»


Platone, Apologia di Socrate
capitolo XXXII - "La morte è in ogni caso e per chiunque un bene", 
parte terza - "Socrate è condannato a morte"



In questo post, si mette in luce la presenza del concetto di libertà all'interno di un dialogo di Platone, ovvero l'Apologia di Socrate. In questo estratto, Socrate si rivolge ai giudici e afferma che la trasmigrazione dell'anima alla vita ultraterrena può essere intesa come una liberazione.


(Fonte: Ousia.it, http://www.ousia.it/content/Sezioni/Testi/testi.html > Apologia di Socrate)

12 aprile 2020

“Non mi pento dei momenti in cui ho sofferto; porto su di me le cicatrici come se fossero medaglie, so che la libertà ha un prezzo alto quanto quello della schiavitù. L'unica differenza è che si paga con piacere e con un sorriso... anche quando quel sorriso è bagnato dalle lacrime.”

Paulo Coelho

08 aprile 2020

STEP#07 - La libertà nella poesia

Per i morti della resistenza

Qui
vivono per sempre
gli occhi che furono chiusi alla luce
perché tutti
li avessero aperti
per sempre
alla luce.


Giuseppe Ungaretti, tratta dalla raccolta "Nuove" (1968-70)


In questo step ci è stato chiesto di ricercare il concetto espresso dal nostro termine all'interno di un testo poetico. Ho voluto qui riportare una delle poesie più celebri del poeta italiano Giuseppe Ungaretti: questa breve lirica tratta il tema della libertà e dei caduti morti combattendo nella resistenza contro il fascimo. La poesia è priva di rime e assonanze, composta utilizzando il verso libero.



Nella poesia è forte e profonda la metafora della vita, attraverso la quale il poeta esprime l’assoluta importanza della libertà per il genere umano. Gli occhi che furono chiusi alla luce (riga 3) rappresentano i soldati della resistenza che sono morti “perché tutti li avessero aperti per sempre alla luce” (righe 4-5-6), ovvero, affinché i loro successori potessero godere della luce della libertà, senza mai soffrire e combattere per ottenerla. Un enorme e meraviglioso sacrificio fatto per il bene del prossimo, simbolo di amore e fratellanza.



03 aprile 2020

STEP#06 - La libertà nei testi letterari

Libertà

«[..] I giudici sonnecchiavano, dietro le lenti dei loro occhiali, che agghiacciavano il cuore. Di faccia erano seduti in fila dodici galantuomini, stanchi, annoiati, che sbadigliavano, si grattavano la barba, o ciangottavano fra di loro. Certo si dicevano che l'avevano scappata bella a non essere stati dei galantuomini di quel paesetto lassù, quando avevano fatto la libertà. E quei poveretti cercavano di leggere nelle loro facce. Poi se ne andarono a confabulare fra di loro, e gli imputati aspettavano pallidi, e cogli occhi fissi su quell'uscio chiuso. Come rientrarono, il loro capo, quello che parlava colla mano sulla pancia, era quasi pallido al pari degli accusati, e disse: - Sul mio onore e sulla mia coscienza!...

  Il carbonaio, mentre tornavano a mettergli le manette, balbettava: - Dove mi conducete? - In galera? - O perché? Non mi è toccato neppure un palmo di terra! Se avevano detto che c'era la libertà!... -»

Giovanni Verga, novella tratta dalla raccolta "Novelle Rusticane" (1883)


In questo step ci è stato chiesto di ricercare il concetto espresso dal nostro termine all'interno di un testo narrativo. Ho voluto riportare qui una novella, studiata al liceo, che tratta il tema della libertà, scritta dal celebre scrittore italiano Giovanni Verga.



01 aprile 2020

STEP#05 - Ed ora.. pubblicità!


Pubblicità della Henkel per sponsorizzare i prodotti Schwarzkopf, per la cosmesi dei capelli, uscita nel gennaio 2020, che ha come testimonial Paola Egonu
Elodie ed Isabella Ferrari

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30 marzo 2020

“La libertà deriva dalla consapevolezza, la consapevolezza deriva dalla conoscenza, la conoscenza deriva (anche) dall'informazione, dallo studio e dalla lettura senza pregiudizi.”

Stefano Nasetti

26 marzo 2020

STEP#04 - La libertà nella mitologia


La dea Libertas e il tempio di Vesta (circa 55 a.C.)


In questo testo si vuole ricercare l'origine della libertà nella mitologia.

La mitologia romana aveva tratto da quella greca molte divinità e miti, ma ne possedeva alcuni che appartenevano solo ai loro riti come quello della dea Libertà (Libertas) che rappresentava simbolicamente la libertà personale di ognuno e, nel seguito della loro storia civile, il diritto riservato a coloro che godevano della cittadinanza romana.
A questa divinità i Romani avevano innalzato due templi a Roma, uno nel Foro e l'altro nell'Aventino. La dea era rappresentata come una matrona romana, vestita di bianco, che teneva in una mano uno scettro e nell'altra un berretto, mentre ai suoi piedi era disteso un gatto. La statua di Libertas era accompagnata dalle due statue di Abeona e Adeona (due divinità minori provenienti dalla mitologia romana primitiva; una era protrettrice delle partenze e l'altra dei ritorni), che in questo caso assumevano il senso dell'andare e del venire, a significare che la Libertas poteva andare dove più desiderava.
Il culto della Libertas era molto caro ai romani e la dea era spesso presente sulle loro monete.