27 maggio 2020

STEP#20 - La libertà nello Zibaldone di Leopardi


Autore: A. Ferrazzi
Titolo: Giacomo Leopardi
Data: 1820
Ubicazione: Palazzo Leopardi, Recanati, Italia
Tecnica: olio su tela

«
[..] 
In questo modo io sostengo che Adamo ebbe non una scienza propriamente, ma delle credenze infuse: non la cognizione del vero, indifferente per lui, ma delle opinioni credute veramente vere da lui, opinioni di credere il vero (senza di che non v'è credenza), e opinioni veramente convenienti alla sua natura, e alla sua felicità, e quindi conducenti alla perfezione. E Adamo ne dovette avere necessariamente, come gli altri animali, perchè senza credenze non c'è vita per quegli esseri che dipendono nell'operare dalla determinazione della propria volontà, come ho dimostrato. Queste credenze ingenite, primitive e naturali, non sono altro se non quello che si chiama istinto, idee innate ec. Gli animali ne hanno: non si contrasta: ma non perciò non son liberi: se non fossero liberi sarebbono macchine pure: l'istinto non è altro che quello che ho detto, cioè credenze ingenite. Queste non tolgono la libertà, perchè non fanno altro che determinare la volontà, e non già forzare macchinalmente gli organi: nello stesso modo [440] che una credenza qualunque, o ingenita o acquistata, non toglie la libertà o la scelta all'uomo. Che il ragionamento necessario per iscegliere sia determinato da principii naturali ed innati, o da principii acquistati colla cognizione, da principii veri, o da principii falsi ma creduti naturalmente veri; [..]»
Giacomo Leopardi, Zibaldone, p. 439-440, (22 dic. 1820) 


In questo post prendo in analisi lo Zibaldone (1899) di Giacomo Leopardi, grandissimo scrittore e filosofo italiano del XVII secolo, e riporto alcuni passi del testo dove si parla del tema della libertà: come riportato qui sopra, la libertà viene chiamata in causa come la volontà e l'istinto insito negli uomini, il quale consente a lui stesso e gli animali di prendere delle scelte e di distinguersi dalle macchine.


(Per saperne di più sulla vita di Giacomo Leopardi: Wikipedia, https://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Leopardi)

26 maggio 2020

"L’uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo."


Giordano Bruno

25 maggio 2020

STEP#19 - La libertà nell'utopia

Autore: Hans Holbein il Giovane
Titolo: Ritratto di Sir Thomas More
Data: 1527
Ubicazione: Frick Collection, New York, Stati Uniti
Tecnica: olio su tavola

La libertà è uno dei concetti che meglio si lega al concetto di utopia: in molti hanno provato a immaginare un mondo ideale dove le persone possano godere del piacere della libertà in tutte le sue forme; più in particolare, Thomas More (italianizzato Tommaso Moro), un umanista e scrittore inglese del XV secolo, scrisse Utopìa (1516), dove teorizzò una fittizia isola-repubblica, abitata da una società ideale, ispirandosi alla Repubblica di Platone e trattando una svariata gamma di argomenti come la filosofia, la politica, il comunitarismo, l'economia, l'etica e, più specificatamente, l'etica medica.

Utopìa è un'opera suddivisa in due libri: nel primo libro, Moro presenta e spiega la struttura sociale ed economica dell'Inghilterra del XV secolo; nel secondo invece avviene la narrazione del viaggio che il protagonista Raffaele Itlodeo, un viaggiatore-filosofo, compie per primo nell'isola dUtopia, una società perfetta creata da Utopo, primo principe dell'isola.
L'isola è governata da un principe che ha il potere di coordinare le varie istituzioni e di rappresentare il popolo. Il governo è affidato a magistrati, eletti da rappresentanti di ogni famiglia. Nello stato vige il principio (rivoluzionario per l'epoca di Moro) della libertà di parola e di pensiero e soprattutto della tolleranza religiosa, che tuttavia si esprime solo verso i credenti: gli atei non sono puniti, ma sono circondati dal disprezzo degli abitanti di Utopia e sono loro precluse le cariche pubbliche. L'isola si basa su una struttura agricola ed è proprio l'agricoltura a fornire i beni utili per industrie, artigianato e le altre attività. Oltre a ciò, sull'isola in generale si produce solo per il proprio fabbisogno e non per il mercato. Le monete e l'oro sono considerati privi di valore e i cittadini si servono dei magazzini generali secondo le necessità. 
La città è pianificata in modo tale che tutti gli edifici siano costruiti nello stesso modo. In questa società esiste la schiavitù, ma solo per chi commette dei reati gravi. Vi è anche il controllo delle nascite, così che il numero dei figli venga stabilito in modo tale che rimanga lo stesso: vengono accuditi e allevati in sale comuni e sono le stesse madri a occuparsene. Gli abitanti dell'isola trascorrono il loro tempo libero leggendo i classici e occupandosi di musica, astronomia e geometria.


22 maggio 2020

STEP#18 - La libertà nella filosofia contemporanea

«L’uomo è condannato ad essere libero»

Jean-Paul SartreLa nausea (1938)


In questo post voglio analizzare la presenza del concetto di libertà nella filosofia contemporanea, in particolare voglio parlare della libertà nel pensiero di Jean Paul Sartre, importante filosofo esistenzialista francese del XX secolo.

In quell'epoca, la società era devastata dalle due guerre mondiali ed erano entrati in crisi i valori borghesi. In questo periodo si stava cercando di rifondare la morale, soprattutto dopo che l'avvento di Nietzsche e del suo nichilismo hanno scosso la società sul finire dell'ottocento. Sartre prova a dare risposta a questo e pubblica la sua opera maestra, La nausea (1938): in quest'opera, Sartre afferma che il mondo, così come la nostra esistenza, non ha un senso a priori, l'uomo non è voluto da nessuna entità superiore, non è necessario o frutto di una deliberata volontà. Siamo in questo mondo per caso, gettati e nati in una pura contingenza. Non c’è nessuna ragione di esistere, ma siamo in questo mondo e dobbiamo vivere nostro malgrado. L’uomo deve quindi inventarsi totalmente da sé e deve decidere una propria morale. 

È importante ricordare che ogni vita dipende interamente da chi la conduce e dalle scelte che il soggetto prendeQui Sartre recupera il concetto kirkegaardiano della possibilità e si allontana da tutte le filosofie a lui contemporanee che invece andavano verso un determinismo sempre più calzato e personale, in cui l’uomo sembrava non avere libertà. La vita secondo Sartre non è nulla prima di essere vissuta e il suo valore è il senso che le viene dato.



18 maggio 2020

STEP#17 - Un'abecedario per la libertà

In questo step ho realizzato un abecedario della mia tematica, ovvero un elenco in ordine alfabetico di alcune le parole legate al concetto di libertà.

Abecedario di "libertà":

A.  Autonomia
B.  Bandiera
C.  Creatività
D.  Diritti
E.  Etica
F.  Franchigia
G.  Gioco
H.  Hobby
I.   Indeterminazione
L.  Lotta
M. Movimento
N.  Numero
O.  Obiettore di coscienza
P.  Punto coronato
Q.  Quiete
R.  Religione
S.  Scelta
T.  Tutela
U. Utopia
V.  Verga
Z.  Zona


(In alcune parole sono presenti collegamenti tramite link con altri post della pagina Blog)

16 maggio 2020

"Essere liberi non significa solo sbarazzarsi delle proprie catene, ma vivere in un modo che rispetta e valorizza la libertà degli altri."


Nelson Mandela

15 maggio 2020

STEP#16 - Martin Luther King, il testimonial della libertà


Martin Luther King Jr. il giorno del suo celebre discorso "I have a dream..", 
28 agosto 1963, Washington D.C.


Non è facile trovare un uomo in particolare che possa identificarsi come testimonial della libertà, ed i motivi sono molteplici: le numerose "categorie" di libertà esistenti, la numerosità di questo gruppo di persone, la distinzione fra chi parla di libertà e chi invece si batte per essa..
Tuttavia ritengo che la libertà di ogni essere umano di non essere discriminato per motivi di razza, cultura o religione sia una fra le libertà più importanti dell'uomo, una libertà per cui molte persone hanno combattuto e combattono ancora oggi. E chi meglio di Martin Luther King? Un pastore protestante della Georgia (USA) che si è fatto guida del movimento per i diritti civili degli afroamericani, pronunciando il famosissimo discorso "I have a dream.." e ricevendo il premio Nobel per la pace, il quale ha sempre lottato per questo ideale di uguaglianza fra le persone. E' chiaro che, storicamente, vicino alla definizione di libertà non può che esserci il suo nome. 


(Per saperne di più sulla storia di M. L. King >  https://it.wikipedia.org/wiki/Martin_Luther_King_Jr.)

13 maggio 2020

STEP#15 - La libertà e i suoi limiti nello sviluppo

In questo post voglio analizzare le criticità del concetto di libertà legate ai suoi limiti dello sviluppo: il concetto di libertà ha una valenza diversa in base all'ambito che si vuole considerare, tuttavia consideriamo i limiti dello sviluppo e parleremo dunque solo di alcuni di questi.

In ambito politico-sociale, oggi la libertà risulta limitata soprattutto nei diritti fondamentali della persona: nel corso della storia gli uomini hanno sempre lottato per vedersi riconosciuto molti diritti e le società attuali hanno fatto notevoli passi in avanti rispetto anche solo ad un secolo fa: maggiore tutela dei lavoratori, diritti di divorzio e aborto, diritto di voto per le donne, .. ecc. Tuttavia, si deve considerare che al giorno d'oggi ancora in molti stati nel modo alcuni di questi diritti non vengono riconosciuti o comunque in molti paesi si ha una decisa e purtroppo evidente arretratezza sociale, dove molti individui non hanno diritti e lo stato domina da padrone. Può questo diventare alla lunga un problema? Ci sarà un futuro dove si arriverà ad avere un'uguaglianza dei diritti in tutte le parti del mondo? O gli stati prenderanno presto il sopravvento nel controllo sulla gente?


(Per alcune cifre importanti sui diritti umani nel mondo: https://www.amnesty.it/rights-today-fatti-cifre-del-2018/)


Un altro problema di limiti della libertà nello sviluppo riguarda il tema della privacy, tema di grande attualità ed importanza per i diritti delle persone. Il diritto della privacy è diventato di grandissima importanza soprattutto dopo l'avvento dei social, partendo da Twitter fino ad arrivare a Instagram e Facebook, e sull'argomento ci sono stati molti dibattiti. Infatti, molti sostengono che molte di queste applicazioni, quali ad esempio Google, sfruttino il microfono del cellulare e siano "in ascolto" delle nostre conversazioni, per poi sfruttare le informazioni da queste ricavate e mostrarci delle inserzioni (pubblicità) che riguardano ciò di cui stavamo parlando. Ad esempio: tu ed un tuo amico state parlando della partita di calcetto a cui avete partecipato la sera prima; appena torni a casa, accendi il telefono e cominci a guardare Instagram e noti che ti vengono mostrate inserzioni relative a scarpe da calcetto o di magliette da calcio. Queste aziende sono obbligate per legge a salvaguardare i tuoi dati e a non divulgarli a terzi senza autorizzazione, tuttavia è davvero giusto che queste applicazioni possano "spiarci" e controllare sia noi che le nostre abitudini di vita? E' possibile che questo non comporti anche una specie di "tracciamento" continuo di dove siamo e di cosa stiamo facendo? E sarà questo un grosso problema nel futuro prossimo?


(Per saperne di più, lascio un link ad un articolo sul tema: https://www.quotidiano.net/cronaca/google-maps-1.4976275)

12 maggio 2020

"Se la libertà significa qualcosa, allora significa il diritto di dire alla gente cose che non vogliono sentire."


George Orwell 

10 maggio 2020

STEP#14 - La libertà nei fatti di cronaca



Per questo step del blog, ho voluto riportare un articolo di cronaca legato alla scarcerazione temporanea di alcuni criminali mafiosi per via dell'emergenza Coronavirus. Alcune fra queste persone accusate di svariati reati, fra i quali quelli di mafia e droga, hanno fatto richiesta di poter uscire di prigione ed andare ai domiciliari per motivi legati alla propria salute. La loro richiesta di "libertà" verrà analizzata dai giudici competenti, in base anche alla situazione attuale dell'emergenza in Italia; tuttavia, questo fatto di cronaca ha diviso ed indignato molti italiani, fra i quali anche i familiari di molte delle vittime: è davvero giusto liberare questi criminali, alcuni di loro definiti soggetti molto pericolosi e in attesa di giudizio, per via dell'emergenza Covid?

Fonti:
- 1 : articolo di Salvo Palazzolo, datato 05/05/2020, pubblicato sulla pagina online de "La Repubblica" - Palermo;

06 maggio 2020

STEP#13 - La libertà e l'ingegneria

Ai giorni nostri, il concetto di libertà è presente all'interno di molte branche dell'ingegneria. In particolare, voglio evidenziare come questo concetto sia riconoscibile nell'ingegneria fisica, ad esempio: 


  • nella meccanica classica, si definisce il grado di libertà di un corpo rigido, che è il numero di variabili indipendenti necessarie per determinare univocamente la sua posizione nello spazio. Prendendo in esame un corpo rigido in R3, esso avrà 6 gradi di libertà, 3 di tipo rotazionale e 3 di tipo traslazionale;  1

  • in termodinamica è sinonimo di varianza, la quale indica il numero dei parametri caratteristici che si possono modificare senza che venga alterato lo stato d'equilibrio di un sistema, ad esempio attraverso la sparizione di una o più fasi2

  • è presente anche in fisica quantistica e si lega al famoso principio di indeterminazione di Heisenberg, il quale stabilisce, a livello microscopico, i limiti nella misurazione dei valori di grandezze fisiche incopatibili in un sistema fisico. In questo caso, ho una limitazione della libertà con la quale posso determinare una grandezza senza avere un grande margine di errore su un'altra legata ad essa;  3


Fonti:

04 maggio 2020

STEP#12 - La libertà nel pensiero medievale e moderno

«[..] Tale è questa libertà umana, che tutti si vantano di possedere, che in effetti consiste soltanto in questo: che gli uomini sono coscienti delle loro passioni e appetiti e invece non conoscono le cause che li determinano [..]»

Baruch Spinoza, tratto da Ethica, V, 3


La concezione della libertà nell'età moderna è totalmente differente rispetto a quella che abbiamo noi oggi ed è piena di sfumature: in quel periodo vi erano infatti due correnti filosofiche, gli empiristi ed i razionalisti, che avevano pensieri diversi riguardo il tema della libertà e del libero arbitrio; per questo motivo, ho voluto analizzarla prendendo in considerazione le idee di Baruch Spinoza, filosofo olandese del XVII sec. e massimo esponente della corrente dei razionalisti.

Riprendendo gli stoici e i neoplatonici, Spinoza concepisce l'uomo come un "modo" (modo di essere, un'espressione contingente) della sostanza unica e se vuole ambire alla libertà deve convincersi della sua assoluta limitazione, negare tutto ciò che lo allontana da questa persuasione, mettere da parte ogni desiderio e passionalità ed accettare di far parte di quella essenziale identificazione di "Deus sive Natura", per cui la libertà dell'uomo non è altro che la capacità di accettare la legge della necessità che domina l'universo. L'uomo è dunque inserito in un meccanismo deterministico per cui tutto accade, perchè era già stato scritto che doveva accadere: da questo di deduce che solo Dio è libero in quanto "causa sui", causa di sé stesso, unica sostanza.


(Fonte: "Libertà", https://it.wikipedia.org/wiki/Libertà#cite_note-29 > "Libertà positiva e negativa" > "Razionalismo, empirismo ed illuminismo")

01 maggio 2020

"Gli uomini vogliono una sola libertà, quella di non scegliere."

Giuseppe Pontiggia